L’Italia torna in vetrina


Eccola la buona notizia. Il mercato degli investitori Oltreatlantici ha deciso di puntare il cannocchiale sull’Italia. Beninteso, non sulle bellezze naturali dello Stivale bensì sui nostri titoli sovrani. E a seguire sui migliori titoli del portafoglio italico. Ciò significa che la credibilità del Paese è accresciuta e questo si porta dietro una buona dose di fiducia nella tenuta del Sistema Italia. Il mercato con applaude, insomma. E siccome, per definizione, il mercato non fa sconti ad alcuno perché non ha un’anima, il fatto che stiano avvenendo cose fino a ieri poco possibili deve essere motivo di soddisfazione. Ecco allora che questo accadimento è destinato a produrre interessanti novità, vale a dire un calo dei rendimenti per i titoli italiani. E quel calo rappresenta un segnale che nel Belpaese non ci si può permettere di prendere sottogamba, a parte la combriccola dei soliti noti per cui una buona notizia non può mai esserlo se non è farina del suo sacco. Dunque: l’Italia è in vetrina. Anche con i suoi bei prodotti. Ecco perché viaggia sulla stessa lunghezza d’onda l’eccellente performance di Enel che ha lanciato un bond rivolto agli investitori istituzionali dei mercati statunitensi e internazionali. Il risultato dell’operazione? Eclatante: ha incontrato una domanda tre volte superiore l’offerta. In sintesi: si è trattato del più grande collocamento di una utility europea nel 2025. Evidentemente vi è stato un riconoscimento al piano strategico di Enel. Una vera e propria scossa sul mercato che ha proprio il sapore del record. Qui come nella vicenda degli italici titoli sovrani non ci troviamo a raccontare e a riflettere su risultati raggiunti attraverso «aiutini» o altre divagazioni di cortissimo respiro. Ci troviamo, piuttosto, a registrare uno scatto in avanti che appartiene unicamente a dinamiche di mercato. Le sole che portano ad un giudizio insindacabile. Ed è proprio quel giudizio che premia chi dimostra di essere una realtà solida e credibile.