Intervista per www.moneyreport.it

Salvatore Gaziano pubblica sul suo sito www.moneyreport.it una sua conversazione con Pompeo Locatelli che prende spunto da alcuni argomenti del suo ultimo libro Banca Rotta.
“Chi è questo autore che negli ultimi anni ha dedicato molti scritti a questi temi? Si chiama Pompeo Locatelli e chi non è di primo pelo questo nome e cognome probabilmente faranno sovvenire qualcosa.
Fra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 iniziarono a parlare sempre più di lui come “il commercialista di Bettino Craxi” per via della sua partecipazione consulente in molte importanti operazioni della Prima Repubblica. Fu questo commercialista d’affari a organizzare la cordata fra Michele Ferrero da Alba, Silvio Berlusconi da Arcore insieme a Barilla e alle cooperative bianche contro Carlo De Benedetti da Ivrea che aveva avuto disco verde da un certo Romano Prodi, allora presidente dell’Iri, nell’aprile 1985 a rilevare per 497 miliardi di lire la società che controllava marchi come Autogrill e i supermercati GS, Motta e Alemagna, l’olio Bertolli e i biscotti Pavesi ma anche la Cirio.
L’allora presidente del Consiglio, Bettino Craxi, espresse dubbi sulla congruità dell’operazione, facendo capire che il prezzo era troppo basso. Passa un mese e un’altra cordata offre 100 miliardi di lire in più ed è quella dove dietro le quinte lavora Pompeo Locatelli mettendo insieme i gruppi alimentari Ferrero e Barilla insieme alla Fininvest di Silvio Berlusconi. Inizia una serie di ricorsi e la vicenda finisce in tribunale fino a quando fra il 1993 e il 1994 l’Iri cede la Sme divisa in tronconi ottenendo complessivamente 2000 miliardi di lire. A loro volta i Benetton da quello che rilevano riescono a trarne un profitto di diverse migliaia di miliardi di lire in pochi anni. Questo per fare una breve storia della privatizzazioni all’italiana.”