Il tormento delle Pmi


Le piccole imprese godono di un’attenzione a dir poco fastidiosa: quella del fisco. Sono soprattutto le nostre mini realtà imprenditoriali a trovarsi puntati addosso, e con certosina regolarità, i fari dell’Agenzia delle Entrate. Sono esse i soggetti privilegiati di accertamento fiscale. Ho letto che anche nel 2024 è stato così. D’altronde prendersela con i più fragili che operano nell’economia reale è un esercizio facile. Un esercizio che risente di un antico e dunque mai sopito sospetto: il mondo delle piccole imprese è quello dove è più messa in pratica l’evasione fiscale.
Le indagini unidirezionali dell’Agenzia verso i «Brambilla», alla ricerca del misfatto, dicono che nel Belpaese abbiamo un problema enorme. Anziché attivarsi con meritorio scrupolo nei confronti dei cosiddetti grandi evasori, si preferisce per lo più assecondare l’abitudine, la pigrizia e, in fondo, la cultura del sospetto. Si tratta di un metodo che, evidentemente, non tiene in alcun conto il meritorio ruolo che hanno sul mercato produttivo le piccole imprese. Nonostante le storiche e oggettive difficoltà che quotidianamente affrontano, tali realtà svolgono un compito fondamentale anche, se non soprattutto, dal punto di vista sociale. Eppure, anziché raccogliere apprezzamenti, subiscono di tutto e di più. Valga come esempio illuminante il complicatissimo rapporto che hanno con le banche mai sollecite, per usare un eufemismo, anche solo ad ascoltarle. È noto: l’Italia della stanza dei bottoni non ama le imprese. O meglio, ne coccola pochissime, per ragioni di opportunità e viziosa relazione. Le altre, specie le più piccole, peste le colga! Ed è per questo che non mi sorprende la rinnovata strategia dell’attenzione dell’Agenzia delle Entrate. Che il piano di contrasto all’evasione si attui per lo più nei confronti delle pmi ne testimonia la sostanziale inefficacia. Da un deficit culturale non può venirne nulla di buono. Sacrosanto accendere i fari sull’evasione, un’autentica piaga. Il problema è dove si indirizzano con pervicacia!