La riscossa degli Imprenditori

Caro lettore, ho scritto un nuovo libro per i tipi Mursia (174 pp; euro 15,00). Il titolo è impegnativo perché contiene il significato più autentico e bello di una sfida in corso e che non termina mai: “La riscossa degli imprenditori”. E il sottotitolo mette in luce quel che mi sta a cuore per davvero: “La solitudine e l’orgoglio: così le piccole imprese resistono alla crisi. E rilanciano”.
Dunque, parlo di nuovo dei miei cari “Brambilla”. Dei loro desideri traditi sul nascere; degli ostacoli quotidiani che incontrano, innalzati da burocrazia, sistema delle banche, capitalismo di relazione, Stato pantagruelico, sindacalismo massimalista.
E’certo un libro di denuncia e non potrebbe essere diversamente visto che nel nostro Paese chi fa impresa non è mai visto di buon occhio; in modo particolare il piccolo imprenditore. Lui rimane, sempre e comunque, il brutto anatroccolo!
In questi anni abbiamo assistito alla morìa di molte piccole imprese. Specie con l’esplodere della Grande Crisi del 2008. La politica, come gli conviene, ha preso sottogamba la drammaticità della situazione. E non pochi commentatori – per non distrarre il manovratore – hanno scritto che siamo nel pieno della cosiddetta selezione naturale della specie. In pratica: le aziende chiudono per incapacità propria a reggere la competizione su scala globale.
Nel libro spiego che quella è la classica verità di comodo. Per me siamo al cospetto della selezione INNATURALE della specie. Darwin, insomma, non c’entra un bel niente. Invece c’entra, eccome, la politica che lasciato soli gli imprenditori; che non ha mosso un dito per avviare riforme che tenessero conto delle esigenze della spina dorsale dell’economia reale del nostro Paese.
Tutto concorre e ha concorso a metterle fuori dai giochi. Ma il decisore pubblico non ha fatto i conti con la grande capacità di resistenza dei Brambilla. Che non si sono arresi. Si sono rimboccati le maniche!
La loro riscossa è la notizia più bella. Infatti, non mi sono limitato al racconto delle mille difficoltà e degli inciampi quotidiani che sopportano i Brambilla; ho utilizzato più pagine per spronare i decisori pubblici a non darcela a bere con propaganda, annunci e operazioni inique. Ma a promuovere, finalmente, misure che portino benefici concreti alle imprese. Semplici. Sostenibili. E di ampio respiro. Una cosa è certa: non c’è più un minuto da perdere.
Ti invito, caro lettore, a seguirmi nel ragionamento, a lasciarti trasportare sulla… luna! A immergerti nel capitolo dal titolo “Pensieri (quasi) lunari”. Sono pagine dove rintracci quelli che sono i miei “desiderata”; spunti e affondi affinché questa nostra Italia possa finalmente svoltare, diventare un Paese serio, moderno. Adulto. Ovviamente quello è un work in progress. Perché tanto c’è ma ad un certo punto ho dovuto dire stop alla lista. Altrimenti il libro non sarebbe mai andato in stampa. Perciò scrivimi, inviami i tuoi pensieri. Naturalmente (quasi) lunari! Così il capitolo lo aggiorniamo insieme on line. Sul mio sito. D’altronde i pensieri (quasi) lunari non tramontano mai.
E, non potevo terminare questa mia ultima appassionante fatica, senza fare riferimento ad una mia nuova avventura. A 76 anni ho deciso anch’io di vestire i panni dell’imprenditore. In un settore dell’arte che amo moltissimo: la fotografia. La mia creatura si chiama Alidem – l’arte della fotografia. Si tratta di un’azienda specializzata nella selezione e nella produzione di opere fotografiche in edizione limitata. Così, fedele al motto “se vuoi, puoi” anch’io mi sono rimboccato le maniche e ho avviato la start up oltre due anni fa. E’ un’esperienza imprenditoriale che mi cattura. Chi mi conosce assicura che mi trova ringiovanito di dieci anni. Brambilla tra i miei Brambilla! Mi ritrovo, così, in ottima compagnia. Con il volto più genuino dell’Italia che più amo. Quella che fa. Che opera per il bene e il benessere di tutti.
Buona lettura a tutti!
p.s. Dimenticavo la cosa più importante. I diritti d’autore ricavati dalla vendita di questo libro sono destinati per intero alla beneficienza. Nella fattispecie all’Associazione Famiglie Sindrome di Williams. Sono persone straordinarie, che ti danno una grande carica. Non è semplice vivere la condizione di malato colpito da una malattia genetica assai rara e di cui c’è ancora molto da scoprire; come è altrettanto complicato accompagnare il malato con lucidità, intelligenza e affetto. Sono felice di aver incontrato queste belle persone. Che danno molto di più di quel che ricevono!